Rientrata a casa in autonomia la 14enne scomparsa per oltre 24 ore
Si è risolto nella giornata di ieri il caso di scomparsa di una giovanissima adolescente che si era volontariamente allontanata dalla sua abitazione mercoledì 3 giugno, la cui denuncia di sparizione era stata presentata dai genitori. Si tratta di una studentessa di prima superiore di soli 14 anni, residente in uno dei a Vicenza e hinterland, che già nel passato recente si era allontanata dalla famiglia senza dare spiegazioni.
In questa occasione, però, la preoccupazione dei genitori era diventata angoscia, visto che la ragazza non aveva dato notizia di sè per oltre 24 ore, facendo scattare la condivisione della notizia – corredata di immagini – e delle ricerche, gestite dalla Prefettura.
Trattandosi di probabile allontanamento volontario visti i precedenti analoghi e pur tenendo conto della comprensibile preoccupazione dei familiari, si era deciso in sede istituzionale di non procedere alla diffusione generalizzata alla stampa di descrizione e fotografie della giovane vicentina, in ragione della minore età e delle conseguenze di un tam-tam sui social network. Un tema delicato, questo, in particolare quando si tratta di minorenni. L’invito a rimuovere post sui gruppi Facebook e profili personali viene ora inviato a chi, in buona fede e con l’intento di favorire le ricerche, si era preso a cuore la vicenda.
Le sole forze dell’ordine della provincia berica erano state informate con tempestività della necessità di cercare la giovane che non dava più notizie di sè dal pomeriggio del 3 giugno, Festa della Repubblica. Come ci si aspettava e ci si augurava, infatti, la studentessa si è ripresentata autonomamente a casa il giorno dopo intorno alle 20.30, riabbracciando i genitori e scusandosi per la fuga – la terza in pochi mesi come spiegato dai carabinieri del comando provinciale che si erano messi sulle tracce della 14enne – e la preoccupazione generata. E’ stato confermato, quindi, l’allontanamento volontario.
Per precauzione e visto lo stato psicofisico provato con cui la teenager vicentina è rientrata a casa di sua volontà, dopo aver informato i carabinieri del suo rientro si è optato per un consulto in pronto soccorso al San Bortolo di Vicenza. Per accertamenti di natura medica e per fornire da subito un supporto se necessario.