Rivoluzione e-fattura alla pompa: il 26 sciopero dei distributori di carburanti
Anche Figisc Confcommercio Vicenza aderisce allo stop nazionale del 26 giugno delle pompe di carburanti sull’obbligo della fatturazione elettronica. Per il presidente Eugenio Volpato si tratta infatti dell’ “ennesimo costo che grava sulle spalle degli operatori”.
La grande partecipazione all’incontro sull’obbligo della fatturazione elettronica, che si è svolto ieri sera al Centro di Formazione Esac di Vicenza, testimonia la preoccupazione dei gestori di impianti di carburanti della Figisc-Confcommercio della provincia di Vicenza riguardo al nuovo adempimento. L’imminente scadenza del 1 luglio, prescritta dalla legge in tema abolizione della carta carburanti, si scontra infatti con gli evidenti ritardi tecnici sulle modalità che avrebbero dovuto agevolare l’adempimento. Non solo: i gestori lamentano il fatto che la categoria, già gravata da problemi strutturali della rete che richiedono da tempo una soluzione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, si è trovata ad essere “prescelta” per “sperimentare” in anticipo su tutte le altre, l’entrata in vigore di una serie di obblighi sull’e-fattura.
Alla luce di ciò, la Figisc nazionale e gli altri sindacati dei benzinai hanno chiesto al Governo di rinviare l’entrata in vigore delle norme in questione al primo gennaio 2019 e hanno proclamato lo stato di agitazione e lo sciopero generale di 24 ore di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, sia di rete ordinaria che di rete autostradale, per il prossimo 26 giugno, sciopero a cui aderiscono anche i benzinai vicentini.
“Ci sono evidenti questioni, soprattutto di natura tecnica, che rendono improbabile l’applicazione senza problemi della normativa – sostiene Eugenio Volpato –. Oltretutto, questo è l’ennesimo costo che grava sulle spalle degli operatori, sia in termini di oneri burocratici, sia di tempo sottratto all’attività imprenditoriale di distribuzione di carburanti, e che va a ridurre l’esiguo margine che ormai caratterizza il lavoro del gestore. Per questo appaiono ragionevolmente necessari, non solo il provvedimento di proroga della scadenza da parte del Governo, ma anche alcuni interventi normativi di correzione, così come ha chiesto la nostra Federazione”.
Durante l’incontro di ieri sera, alla quale hanno partecipato Massimo Chiovati, segretario della Figisc di Vicenza e Paolo Maran, responsabile dei servizi Fiscali di Confcommercio Vicenza, sono emerse altre criticità. “L’entrata in vigore della fatturazione elettronica arriva infatti in un periodo, come per tutti i contribuenti, già carico di scadenze fiscali, aggravando la situazione già difficile per molti impianti” ha evidenziato il presidente Volpato.
Secondo alcune indiscrezioni la proroga potrebbe essere contenuta nel decreto fiscale che il Governo Conte si appresta ad approvare proprio nei giorni che precedono il debutto dell’obbligo.