Rubò le brioches al bar ferendo la cameriera nella fuga: condannato a un anno di carcere
Il conto al bar non saldato nell’ottobre del 2020 ammonta a 5 euro, quello da pagare con la giustizia consta invece di 12 mesi di detenzione in carcere. E’ stato condannato in via definitiva l’oggi 36enne che due anni e mezzo fa si rese protagonista di un curioso fatto di cronaca, relativo a una colazione – un cappuccino e un paio di brioches con confettura – consumata in un bar diurno di strada Postumia a Vicenza, in località Anconetta.
Allora, dopo aver assaporato con gusto il pasto dolce del mattino, il giovane uomo prese la via dell’uscita senza passare per la cassa. Al richiamo da parte della barista avrebbe poi accampato scuse risibili, salendo in macchina e mettendo in moto incurante dell’incolumità della stessa commessa, rimasta ferita in quei momenti concitati dopo essersi aggrappata alla portiera per impedirgli la fuga. Teatro della vicenda fu il Bar Baraonda e il piazzale antistante al locale adiacente alla stazione di servizio Tamoil.
I Carabinieri fermarono l’autore del misfatto subito dopo dando il via alla trafila giudiziaria conclusa nelle scorse ore con il giudizio di Cassazione: fu una rapina impropria, con inoltre lesioni personali provocate alla dipendente del bar. Una doppia imputazione che ha fatto scattare l’arresto per Kevin Uscieri – il nome del protagonista della bizzarra vicenda viene pubblicato oggi dal Giornale di Vicenza -, nomade che risulta dimorante nell’area adiacente al park Cricoli nel capoluogo berico.
Per la barista le ferite riportate nel “trascinamento” dall’auto del cliente insolvente, con successiva caduta a terra nel piazzale, furono giudicate guaribili con una prognosi di alcuni giorni refertata dal pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo di Vicenza. Il terzo grado di giudizio a Venezia ha confermato la configurazione della tipologia del reato, ravvisando gli estremi della rapina impropria anziché del furto dopo un primo periodo trascorso ai domiciliari.
Anche se, andando a ricordare i primi atti giudiziari del processo, la pena comminata dai giudici del Tribunale di Vicenza è passata dai 2 anni e 4 mesi della prima sentenza ai 12 mesi post appello, confermati ora in via definitiva. Per il risarcimento sul piano civile, infine, si procederà a parte.