Bollicine e dj set con “invitate” le Fiamme Gialle: individuati 8 collaboratori (su 20) in nero

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Si sono presentati all’ingresso con una sorta di “permesso speciale” che valeva ben più di un vip pass i finanzieri della GdF di Thiene a Sandrigo, nei giorni scorsi, dove era in corso una festa organizzata in campagna, tra i vignali, e molto frequentata da giovani e non. Con tanto di dj set, servizio bar – con il prosecco come “bicchiere forte” – e ristorazione e, di conseguenza, la necessità di un elevato numero di collaboratori al lavoro.

Otto dei quali risultati del tutto in nero, tra camerieri e baristi e soggetti con altre mansioni, dunque senza la dovuta comunicazione di avvio di un rapporto di lavoro, con conseguenti provvedimenti presi dai finanzieri del gruppo di Thiene, denuncia per gli organizzatori della festa ad appuntamento periodico durante l’estate e un salasso di sanzioni pecuniarie.

Va da sé che i componenti delle Fiamme Gialle non erano stati propriamente “invitati” a partecipare alle serate che si sono tenute tra luglio e agosto in via Agosta a Sandrigo, ma l’ampia pubblicizzazione dell’evento sui social media aveva fatto sì che la notizia giungesse fino ai militari del 117, ai quali spetta il compito di vigilare sul rispetto delle regole e dei protocolli in materia di sicurezza e lavoro. Dopo aver acquisito quindi il calendario della manifestazione, con decine di partecipanti, l’equipaggio inviato per il sopralluogo ha subito provveduto ad identificare tutto il personale all’opera in quella serata: circa una ventina di persone tra cassieri, cuochi, camerieri e baristi, otto dei quali sprovvisti dei documenti di autorizzazione.

Per l’organizzazione a monte della serate di campagna sarebbero risultate coinvolte tre aziende agricole della zona, per le quali sono scattati i provvedimenti di legge dopo i rilievi dell’Ispettorato del lavoro. Tra questi anche la sospensione delle attività. Una delle sanzioni riguarda la presenza di un registratore di cassa non conforme alle imposizioni aggiornate, una “cassa vecchio stampo”. In altre parole in dispositivo sprovvisto di ogni tipo di collegamento telematico alla rete per memorizzare gli incassi, una condotta punita con una multa fino a 4 mila euro.

Un secondo episodio analogo, poco lontano ma di proporzioni minori rispetto all’impiego di collaboratori senza permessi, è avvenuto a Breganze sempre nei giorni scorsi, un locale pubblico allestito per un evento estivo all’aperto. Sempre le Fiamme Gialle di Thiene sono state protagoniste del controllo che ha portato a rilevare la presenza di un lavoratore per il quale non era stata inviata la preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro. Anche qui è scattata la sospensione temporanea dell’attività commerciale.