Federica non c’è più. Cuori in lacrime a Lupia per l’addio a una donna di 33 anni
A piangerla sono i cuori affranti di chi li voleva bene, prima ancora dei volti rigati dalle lacrime. Nei giorni scorsi è giunta per certi versi inaspettata la terribile notizia che mai nessuno avrebbe voluto ricevere, a Sandrigo e in particolare nella piccola e unita comunità di Lupia: Federica Faresin non c’è più. Anche se oggi sarà a lei dedicato ogni pensiero da parte della sua famiglia di origine, dei genitori e della sorelle, e del marito Stefano, con il quale aveva deciso di formare una nuova famiglia, tutta loro. Si è spenta a soli 33 anni la consulente del lavoro vicentina, conosciuta nell’ambito dell’Azione cattolica nel ruolo di animatrice con i ragazzi, vittima di un morbo che l’ha vinta dopo il tentativo di trapianto, tra i timori e le speranze che si sono alternati in una vicenda umana dal triste epilogo.
Un problema di salute a livello polmonare sorto a fine del 2017, poco dopo il matrimonio celebrato il 10 giugno dello stesso anno, ha minato gli ultimi mesi della giovane sposa, nel suo pieno fiorire di donna. Una vita che fino a quei giorni le aveva riservato quelle gioie che aveva rincorso, desiderato e infine conseguito. Il brillante corso di studi universitari concluso a Trento, un’attività professionale che prende corpo e si consolida a Bassano, un futuro da costruire in coppia nel nido d’amore con Stefano, anima gemella a cui in queste ore le dimostrazioni d’affetto e condivisione tentano di lenirne in parte il dolore. Sogni realizzati, anche se oscurati poi da un destino crudele. Fatali per la donna le complicazioni della malattia a cui si era tentato di porre rimedio con un trapianto di polmoni, avvenuto lo scorso autunno.
La famiglia ha pubblicamente ringraziato il donatore e congiunti, oltre ai medici del reparto dell’ospedale di Padova dove la giovane è stata seguita fino all’ultimo, tentando ogni strada percorribile per tenere accesa la speranza. Federica era molto legata alle radici del suo paese e della comunità di Lupia, di cui era stata a lungo colonna portante in ambito parrocchiale, dedicando tempo libero e dispensando sorrisi a bambini e adolescenti divenendo per loro un’amorevole guida, sempre piena di energia e di generoso altruismo. Oltre che un esempio.
La piccola chiesa locale di Santo Stefano, nella frazione, non sarebbe bastata ad accogliere tutti nel giorno delle esequie, insieme ai parenti e alle tante amicizie coltivate negli anni degli studi, tra il Liceo Corradini a Thiene e poi gli anni d’università. Oggi alle 15, infatti, sarà il Duomo di Sandrigo la casa del Signore dove sarà celebrato il rito religioso.