Scie e bagliori nella notte, avvistamenti anche nel Vicentino. Ecco cos’erano

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C’è chi ha pensato a dei meteoriti, chi ad un prosieguo un po’ tardivo dello spettacolo delle stelle cadenti e chi persino agli effetti dello scoppio di un velivolo. Niente di tutto questo. Eppure i bagliori che attorno alle 21.30 di ieri sera hanno destato curiosità e qualche preoccupazione anche tra i vicentini che a quell’ora si trovavano col naso all’insù, erano più reali.

Stando a quanto ricostruito non senza difficoltà anche dai vari osservatori internazionali che hanno impiegato qualche ora prima di sentenziare sull’episodio, a creare quelle che sono sembrate delle scie luminose con alcuni “scoppi”, altro non erano che i resti di un satellite Starlink rientrato nell’atmosfera terrestre all’altezza della Svizzera. Secondo la Nasa, l’agenzia spaziale statunitense, i satelliti guasti assieme ad altri detriti spaziali, ad un’altitudine stimata di poco superiore ai 500 chilometri, ricadrebbero nella Terra bruciandosi. I satelliti Starlink, già responsabili del fenomeno più volte osservato nei cieli che crea quell’effetto di un trenino luminoso, sono la punta dell’innovazione tecnologia utile ad un internet più rapido voluta dal potente magnate dell’informatica Elon Musk e dalla sua società spaziale SpaceX, che di satelliti ne conta oltre 5mila.

Non sporadici però gli episodi di guasto o di “richiami” programmati: nel febbraio 2022, ad una sola settimana dal lancio, una tempesta geomagnetica ne disintegrò 40 dei 49 totali lanciati.

Il video di Francesca De Toffoli da Longa di Schiavon