Scivola per 300 metri in un canalone durante ciaspolata a Lamon, muore 29enne
Una donna padovana di origine ma domiciliata a Vicenza da un anno è morta ieri mattina sul monte Coppolo, nel comune di Lamon (Belluno), dopo essere scivolata in un canalone per trecento metri, sotto gli occhi del marito.
Erano più o meno le 12,30 quando Maddalena Donati, 29 anni, che insieme con il marito Guido Casarotto stava ultimando una ciaspolata a duemila metri di altezza, ha messo male un piede, precipitando senza che lui potesse fare nulla per aiutarla.
Il marito ha allertato immediatamente i soccorsi: il coordinatore dell’area operativa Trentino Orientale del Soccorso alpino trentino ha chiesto l’intervento dell’elicottero, inviando sul posto anche una squadra di terra di dieci tecnici della stazione di Valsugana-Tesino. Giunti sul posto i soccorritori purtroppo non hanno potuto fare nulla per la giovane escursionista, il cui corpo è stato caricato a bordo dell’elicottero con il verricello e trasportato alla camera mortuaria di Castello Tesino.
Maddalena Donati, originaria di Albignasego, era una grande appassionata di montagna. Laureata in farmacia, si era formata anche all’università di Vienna e aveva svolto un dottorato di ricerca nell’università patavina. Da poco più di un anno abitava a Vicenza: aveva infatti trovato occupazione in una ditta padovana, sempre nel settore della ricerca farmaceutica, mentre il marito, pure padovano, lavora a Verona. Per questo avevano deciso di trasferirsi nel vicentino, a metà strada fra i due luoghi di lavoro, sperando di poter avvicinarsi a Padova appena sarebbe stato possibile. La donna era stata anche capo scout con l’Associazione Guide e Scout d’Europa.