Sedici arresti per riciclaggio, c’è anche un direttore di Bpvi vicentino
C’è anche un direttore vicentino di una filiale di Banca Popolare di Vicenza fra gli indagati in un’operazione della Dia del Veneto: la direzione investigativa antimafia nei giorni scorsi ha fatto scattare 16 arresti per una vasta rete di riciclaggio di denaro sporco, legato alle attività di una cosca calabrese. Fra gli altri, ai domiciliari è finito l’ex direttore di filiale di Vigonza Federico Zambrini, 49enne di Piovene Rocchette. Analoga la misura disposta dalla magistratura per un suo collaboratore, Roberto Longone. Per entrambi l’accusa è di riciclaggio.
Secondo la Dia tutto ruotava attorno a tre uomini, già implicati in un’inchiesta dell’Antimafia di Catanzaro finalizzata a far emergere gli affari delle cosche in Veneto: Antonio Bartucca, Giovanni Spadafora e Vincenzo Giglio. Le accuse per gli arrestati – sedici in tutto – vanno dall’associazione a delinquere finalizzata all’emissione di fatture per operazioni inesistenti, al riciclaggio, all’autoriciclaggio, allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti.
Nello specifico l’accusa, per il direttore di banca vicentino, è di avere di fatto agito da consulente per Bartucca suggerendogli il modo di mettere in piedi un giro di fatture inesistenti a carico di artigiani inconsapevoli, per riciclare denaro.