Serie C: Albinoleffe-L.R. Vicenza, anno nuovo “Vecchi” problemi. Top&flop biancorossi
Nelle ultime tredici sfide l’Albinoleffe non ha mai sconfitto il L.R. Vicenza, per trovare la vittoria dei bergamaschi bisogna tornare addirittura a maggio 2018. Mister Stefano Vecchi per l’occasione manda in campo la stessa formazione che ha vinto contro l’Alessandria ma i biancorossi si dimostrano ancora molto lenti e macchinosi e nella prima frazione anche molto imprecisi con i soliti errori banali. Dopo un inizio che sembrava promettere bene, il Lane ha concesso sempre più campo agli avversari rinunciando al pressing sul portatore palla e cercando spesso il lancio lungo su Ferrari, quest’ultimo mai in grado di controllare palla e far ripartire l’azione. Ne esce un primo tempo brutto e con poche emozioni, la più ghiotta capita a Piccoli che dopo soli nove minuti calcia di sinistro da posizione ravvicinata che impegna Confente, l’estremo difensore biancorosso compie una leggerezza e stende Longo ma il direttore di gara, fortunatamente, ravvede un fallo in attacco e stoppa tutto. Va ancora peggio nella ripresa con zero occasioni da gol create e gioco assente, il pubblico fischia i propri giocatori già dal 60esimo e li invita a “Tirare fuori gli attributi” ma senza ottenere una risposta dal campo. Molto male Cavion che non ne azzecca una, Proia sempre fuori posizione e assente, Pellegrini lontano dal pallino del gioco e Ferrari che litiga per tutti i 90 minuti col pallone. Lo 0-0 finale delude un po tutti e la svolta che tanto ci si attendeva dopo l’esonero di Diana ancora non è arrivata, domenica 14 gennaio la sfida interna con il Giana Erminio deve obbligatoriamente segnare un crocevia di questo brutto campionato altrimenti si corre il rischio di non uscirne più.
ANALISI- Male, molto male; l’anno nuovo doveva portare in dote un L.R. Vicenza nuovo sia nella mentalità che nell’approccio alla gara. Nulla di tutto ciò, anzi. Si è rivisto il solito Vicenza confuso, disordinato e senza idee. Il 3-5-2 riproposto da Stefano Vecchi non ha dato i risultati sperati. Cavion e Proia a copertura di Ronaldo hanno fallito tragicamente il compito assegnato mentre a destra De Col continua ad essere poco pericoloso arrivando a fondo campo col contagocce, dall’altra parte ci prova di più Costa, tanto da giocare spesso sulla sua corsia ma gli affondi del numero 32 non producono mai conclusioni degne di nota. I tifosi biancorossi hanno contestato i propri giocatori a partire dal 60esimo minuto con cori che non hanno lasciato alcun dubbio sull’amarezza e la delusione provata da chi si è recato a Bergamo per seguire la squadra. Due ammonizioni pesanti quelle subite da Laezza e Ronaldo, entrambi diffidati salteranno la sfida con il Giana Erminio in programma domenica 14 gennaio con fischio d’inizio alle 18:30.
TOP&FLOP- Ancora un brutto Vicenza che contro l’Albinoleffe non svolta e produce l’ennesima prestazione ampiamente sotto la sufficienza. Tra i peggiori in campo facile puntare il dito contro Federico Proia voto 5: mai nel vivo dell’azione, mai pericoloso e mai di sostegno ai compagni. Guadagna un cartellino giallo per proteste e rischia il secondo cartellino in almeno due occasioni. Deludente. Michele Cavion voto 5: ancora male il centrocampista vicentino, non illumina e sbaglia tutti i tiri verso la porta, tra l’altro in modo imbarazzante. Uomo ombra. Ronaldo voto 5,5: sembra il solito giocatore visto fino alla sosta, mai capace di creare spazio e servire palle pericolose. Lento e impacciato. Filippo De Col voto 5,5: impacciato e mai pericoloso, da esterno di centrocampo continua a deludere. Motorino spento. Jacopo Pellegrini voto 5: sembra partire bene ma dopo pochi minuti sparisce dal campo fino alla sostituzione. Spettatore non pagante. Franco Ferrari voto 5,5: fa a sportellate con tutti ma non basta, gli capitano almeno due palle buone ma colpisce male di testa. Non ci siamo. Non ci sono top di giornata, nessuno emerge nella brutta sfida di Zanica. Ci sono solo sufficienze risicate come quella di Filippo Costa voto 6: è l’unico che combina qualcosina ma sempre con idee confuse. Giuliano Laezza, Mario Ierardi e Vladimir Golemic voto 6: normale amministrazione contro avversari mai pericolosi.