Serie C: il L.R. Vicenza già con la testa ai play off rimedia l’ennesima brutta figura a Piacenza
Inguardabile e imbarazzante, il L.R. Vicenza chiude la regular season con l’ennesima figuraccia rimediata nel campo dell’ultima in classifica. Il Piacenza non fa nemmeno tanta fatica a vincerla e la quattordicesima sconfitta stagionale chiude un campionato davvero brutto che sarà ricordato come un fallimento sportivo di dimensioni colossali. Partito con i favori del pronostico (e con le roboanti dichiarazioni di Renzo Rosso) il Lane esce di scena nel peggiore dei modi. Ora non resta che azzerare tutto e preparare la post season con meticolosità in modo da rimettere insieme i cocci e cercare di compiere l’impresa mancata nelle trentotto partite stagionali. A Piacenza i biancorossi hanno toccato il fondo, capaci di calpestare la dignità di una città e della sua tifoseria, per ripagare la tanta delusione patita è inutile dire che vincere la finale è l’unica opzione rimanente. Appuntamento dunque con la gara di andata dei play off, il Vicenza grazie alla vittoria della coppa Italia partirà dal primo turno nazionale in programma il 7 e 11 maggio.
ANALISI- Difficile trovare le parole per descrivere una partita in cui il Vicenza non ha giocato sbagliando una quantità innumerevole di passaggi non riuscendo a costruire azioni valide, se non in un paio di occasioni con Stoppa e null’altro. Tra i pali Confente appare incerto e nel gol subito ha parecchie responsabilità. La difesa continua a ballare con gli esterni Oviszach e Sandon in perenne difficoltà mentre al centro Cappelletti con il giovane Corradi non sono in grado di coprire a dovere. A centrocampo Zonta e Jimenez non costruiscono e non riescono nemmeno nella fase di interdizione, Scarsella parte benino ma si perde via via senza mai trovare la propria posizione in campo; davanti Giacomelli e Rolfini si nascondono chiudendo il match da assenti ingiustificati. Insomma se Thomassen cercava delle risposte provando nuovi elementi sicuramente non le ha trovate e dovrà capire cosa non ha funzionato, scendere in campo in queste condizioni il 7 maggio significherebbe soffrire e rischiare la debacle. Con la sconfitta rimediata allo stadio Garilli i biancorossi scendono di due posizioni finendo settimi in classifica, superati da Padova e Virtus Verona.
TOP&FLOP- Al termine della partita il sentimento che più fotografa i novanta minuti è la delusione per come i giocatori hanno approcciato il match. Doveva essere un ultimo test per ritrovare spirito di gruppo e morale ma in realtà sono emerse ulteriori perplessità sull’organico e sul modello di gioco espresso. Presto detto che trovare un top oggi è praticamente impossibile passiamo subito ai flop. Alessandro Confente voto 5: non bastano due ottimi interventi per compensare il grave errore nel gol dell’1-0. Enrico Oviszach voto 5: costretto a giocare fuori ruolo non riesce a contenere uno scatenato Rizza che lo supera ripetutamente. Ogni tanto mette la testa fuori dalla metà campo ma senza brillare. Thomas Sandon voto 5: nella sua corsia le cose non vanno certo meglio, sostituito dopo 45 minuti. Loris Zonta voto 5: sostituito dopo una prestazione nulla, ancora una volta centrocampo lontanissimo dalla linea difensiva. Kaleb Jimenez voto 5,5: qualcosina in più ma nelle sue corde c’è tanta qualità che oggi però è rimasta a Vicenza. Fabio Scarsella voto 5,5: ci prova ma sembra litigare con la posizione assegnatagli dal mister, va detto che sta cercando di recuperare dal lungo infortunio. Matteo Stoppa voto 5,5: è l’unico a provarci con un po di determinazione ma oggi spreca troppo, almeno tre le occasioni ghiotte divorate. Stefano Giacomelli voto 5: cincischia troppo con palla al piede e alla fine conclude molto poco, spreca una delle ultime occasioni a sua disposizione. Alex Rolfini voto 5: ci si accorge della sua presenza in campo solo per un paio di episodi, nel gol annullato al Vicenza non commette fallo ma viene addirittura steso, impalpabile.