Serra di marijuana ed animali esotici in casa, tra cui 5 piranha. Due giovani denunciati
A suonare il campanello erano i poliziotti della questura di Vicenza che, appena l’inquilino ha aperto la porta, sono stati “pervasi” dal tipico odore – o profumo, a seconda dei gusti – di marijuana. E’ finito così nuovamente nei guai un 23enne di Vicenza, che ai primi giorni della settimana aveva ricevuto la visita delle forze dell’ordine per una notifica riguardante precedenti questioni con la giustizia.
Le “tracce” ben percepibili dall’olfatto umano hanno fatto scattare l’immediata quanto minuziosa perquisizione dell’appartamento occupato dal giovane, dove oltre a una mini serra dove in cui erano coltivate a puntino piante di cannabis sono emersi anche degli animali esotici. Quattro tartarughe e cinque pesci carnivori noti come “piranha” la cui provenienza e regolarità di detenzione risultano ora sotto indagine.
Nuovi guai in vista non solo per S.E., 23enne residente al Villaggio del Sole in città dove è avvenuto un “blitz a posteriori”, l’altro giorno nel pomeriggio, ma anche per un amico di 20 anni che si trovava con lui (S.B.) e trovato in possesso della stessa tipologia di sostanza illecita sequestrata all’altro “coltivatore” diretto. A finire sottochiave anche la teca dove erano stipati i rettili e l’acquario dove i minacciosi predatori acquatici originari dell’area dell’Amazzonia osservavano la scena.
Oltre a due piante coltivate nella serra con luce artificiale, sono stati rinvenuti 30 grammi di marijuana, alcune dosi già confezionate e il classico kit composto da bilancino elettronico di precisione, grinder per la macinazione e sacchettini di cellophane. A “incastrare” la coppia di ventenni sarebbe stato proprio lo spinello che uno dei due stava fumando pochi istanti prima, per poi aprire la porta con masochistica ingenuità.
Entrambi i vicentini sono stati denunciati (a piede libero) per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per il 23enne padrone di casa, inoltre, è scattata anche per coltivazione domestica di piante ad uso stupefacenti e non finisce qui: se verrà accertato che la presenza di animali protetti in casa non aveva seguito le complicate procedure richieste dalle leggi internazionali in materia, in particolare la convenzione di Washington, il giovane rischia multe per migliaia di euro e una condanna penale da 3 mesi a 2 anni, oltre alla confisca degli esemplari detenuti irregolarmente.