Si avvicina alla moglie nonostante il divieto del Tribunale e la prende a schiaffi: arrestato
A quanto pare non sono bastati gli avvertimenti formali e poi nemmeno gli ordini perentori giudiziali per frenare gli impulsi violenti di un asiatico di 49 anni residente a Vicenza, da ieri mattina custodito in carcere dopo aver aggredito sua moglie a pugni e schiaffi. Donna alla quale, da qualche tempo, non si poteva nemmeno avvicinare per ordine del Tribunale di Vicenza dopo l’attivazione del Codice Rosso di tutela antiviolenza.
A finire in manette e in cella è stato ieri un 49enne originario dello Stato dello Sri Lanka, le cui iniziali fornite dalla Questura sono W.S.L., soggetto a cui la Procura berica ha destinato un ordine di custodia cautelare in carcere.
Il cingalese non avrebbe obbedito al divieto di avvicinamento alla moglie ed ex convivente a Vicenza citta e dalla quale risulta in fase di separazione. Una storia di violenze in ambito domestico, sfociata in una denuncia alle autorità che hanno quindi attivato le procedure di protezione della persona in potenziale pericolo. Secondo quanto ricostruito dalle squadra “Volanti” della Questura berica, con una scusa apparentemente plausibile l’uomo lo scorso martedì 25 luglio si è recato senza permesso nel domicilio della donna. Ne sarebbe uscita una nuova lite, culminata con un’aggressione documentata in seguito: pugni e schiaffi al volto, prima di dileguarsi una volta che la stessa vittima ha avvertito la polizia di Stato.
Il grave episodio, subito segnalato dalla stessa polizia all’autorità Giudiziaria, aveva indotto il giudice di turno adottare un provvedimento restrittivo più coercitivo, andando a disporre la custodia cautelare in carcere del 49enne, ritenuto soggetto pericoloso per l’incolumità altrui. Dopo un passaggio negli uffici della stessa Questura di Vicenza ieri in via Mazzini, al termine delle procedure di fotosegnalazione e delle altre formalità di rito il marito violento è stato trasferito in carcere nel quartiere San Pio X di Vicenza, fino a nuovo ordine.