Si rifiuta di scendere dal treno, finge di dormire e aggredisce a morsi e pugni la Polfer

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Due agenti di polizia ferroviaria costretti al pronto soccorso

Ha fatto passare una nottata tanto agitata quanto laboriosa, finita in pronto soccorso poi, a due agenti della polizia ferroviaria un giovane marocchino che a sua volta ha concluso il suo “show” in una cella di sicurezza delle Questura. Un fatto di cronaca che risale alla notte tra venerdì e sabato scorsi, e che ha visto come pessimo protagonista un 24enne invitato a scendere da un vagone dove si era messo a dormire.

Recalcitrante agli inviti a lasciare il convoglio, probabilmente ha finto di cadere in un sonno profondo per poi tentare una fuga dagli uffici della Polfer in stazione a suon di morsi, calci e pugni sferrati ai malcapitati agenti che lo avevano subito preso in custodia, riusciti solo a “fine corsa” a immobilizzarlo e trasferirlo dove non poteva più nuocere ad alcuno.

La segnalazione di un utente alquanto molesto in arrivo a bordo del treno in arrivo sui binari di Vicenza poco dopo la mezzanotte di venerdì era giunta dal personale interno di turno nel convoglio ferroviario. Gli agenti Polfer intervenuti una volta saliti sui vagoni lo hanno rintracciato in uno scompartimento, sdraiato e assopito sui sedili. Al “risveglio”, vero che fosse o presunto, subito un calcio a un agente e poi la sceneggiata di fingersi in stato di sonno profondo sul pavimento.

Grazie all’intervento dei poliziotti di due Volanti della Questura inviati a rinforzo, il giovane è stato poi accompagnati nella sede Polfer, da dove mezz’ora dopo lo stesso esagitato ha di nuovo tentato con atti di violenza la fuga, approfittando dell’impegno degli operatori in un altro intervento. Vano il tentativo di sfondare la porta a spallate, poi l’aggressione furiosa ai presenti, fino a quando con l’uso della forza il 24enne è stato reso inoffensivo con manette e fascette di sicurezza. Sul posto sono intervenuti poi anche i Carabinieri.

Per due agenti inevitabile il passaggio in pronto soccorso per ricevere le cure del caso, con distinte prognosi di 5 e 7 giorni per la loro completa guarigione dopo i colpi subiti. Dopo il rito direttissimo celebrato stamattina in Tribunale a Vicenza, l’arrestato è stato rilasciato con obbligo di firma per tre volte alla settimana. In novembre, poi, affronterà il processo come imputato di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.