Motostaffetta esce di strada durante la gara ciclistica giovanile: thienese muore sul colpo
Non è sopravvissuto allo schianto – parrebbe contro un palo della pubblica illuminazione – un membro della scorta tecnica di gara della Piccola Sanremo, la corsa ciclistica storica dedicata agli Under 23 Elite Nazionali, con arrivo ieri a Sovizzo dopo 154 chilometri sulle strade del Vicentino.
L’incidente mortale occorso domenica pomeriggio ha lasciato sul prato a bordo strada il corpo senza vita di un uomo originario di Thiene, età 65 anni: Claudio Zambon il nome della vittima, residente con la moglie nel quartiere dei Cappuccini. In sella alla sua moto, ieri, faceva parte del servizio di motostaffetta insieme ad altri amici e appassionati del mondo delle due ruote.
L’inspiegabile uscita di strada lungo il percorso, avvenuta poco oltre il confine tra Sovizzo e Gambugliano, è avvenuta alle 16.10 nel corso della gara. Il pilota esperto avrebbe perso il controllo del mezzo improvvisamente, in un tratto appena dopo una semicurva a sinistra, e il destino ha voluto proprio dove era piantato il pilone invece sull’interno verso un campo agricolo. L’impatto è stato fatale per il 65enne, morto sul colpo, a meno che all’origine del cambio di direzione della motocicletta non ci sia stato un malore. Sulla disgrazia indagano i Carabinieri, intervenuti ieri con due pattuglie.
La corsa disputata in circuito, che si apprestava ormai alle battute finali, è stata portata a termine su decisione della giuria. Subito dopo l’attivo al traguardo i giovani corridori – in gara hanno assistito ai soccorsi a bordo strada – e i team sono stati informati dell’incidente e la cerimonia di premiazione dei primi classificati ha avuto un tono dimesso, lontano dal clima di festa che si respira normalmente dopo l’arrivo delle giovani leve del ciclismo. Tanto più in una kermesse conosciuta come è da tempo la Piccola Sanremo, organizzata dal club di Sovizzo domenica nella sua 56esima edizione. Gli organizzatori hanno subito espresso il proprio cordoglio ai familiari di Zambon.
Da stamattina, sulle immagini e sui social dedicati, una banda nera trasversale lista a lutto ogni foto dell’evento sportivo, con il nome “Claudio” in evidenza. Commosso il presidente dell’Uc Sovizzo: “Purtroppo non si può festeggiare al termine di una giornata come questa – dice Gianluca Peripoli – che era iniziata nel migliore dei modi: gli atleti hanno interpretato al meglio la corsa ma la morte di Claudio Zambon ci ha colpito e ci ha tolto ogni entusiasmo. Abbiamo ritenuto giusto portare a termine la gara per rispetto di atleti, personale in gara, sponsor e amministrazioni che hanno reso possibile tutto questo. A loro va un grande grazie mentre a Claudio e alla sua famiglia va il nostro abbraccio più caloroso in questo momento così triste per tutta la grande famiglia del ciclismo”.