Sport a scuola “fuori gioco” per ritardi del Ministero. I prof vicentini: “Siamo preoccupati”
I ritardi cronici del Ministero dell’Istruzione – secondo la denominazione recente si indica in “Mim“, Ministero dell’Istruzione e del Merito – nella programmazione delle attività legate allo “sport a scuola” rischiano di pregiudicare i Giochi Studenteschi tradizionali dedicati agli allievi. Suscitando un legittimo coro di disapprovazione da parte di dirigenti scolastici vicentini e, ancor più, di insegnanti di educazione fisica e scienze motorie, preoccupati all’unisono che i tempi oramai ristretti(ssimi) non permettano più di portare a compimento tornei agonistici e competizioni individuali e di squadra.
Tanto attesi dagli alunni, affermazione senza timor di smentita. In funzione dei quali, tra l’altro, già da settembre ragazzi e ragazze si preparano guidati dai loro docenti. Momenti di crescita, socializzazione e divertimento garantiti per gli alunni delle scuole, che in molti tra gli adulti ricordano con nostalgia e che rimangono per tutta la vita, mentre per l’annata scolastica 2024/2025 risultano seriamente a repentaglio, anche negli istituti di Vicenza e Provincia. Una lettera aperta indirizzata agli organismi di governo della scuola da Avief – l’associazione che riunisce gli insegnanti di Educazione fisica vicentini -, a dicembre 2024 e proprio all’indomani dell’uscita di una circolare sul tema – tardiva e incompleta -, riassume lo stato d’animo e le richieste urgenti da parte dei “prof”.
Un blocco sostanziale che, solo fino a pochi giorni fa, si era “materializzato” con la chiusura del portale web dedicato alle iscrizioni ai Campionato Studenteschi nazionali. Di fatto, in tal modo precludendo ogni tipologia di attività sportiva da praticare tra le scuole, se non nelle ore di didattica in palestre ed esterni. “Con la presente, desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e il nostro più vivo disappunto per la scarsa attenzione allo sport scolastico da parte degli uffici competenti del Mim. La mancata apertura del portale – spiega la portavoce Avief prof. Lusia Paiola – fino ad ora evidenzia una serie di disservizi che non possono essere sottovalutati”. Ad associarsi ad Avief la Capdi, Confederazione Associati Displomati Isef, e la Lsm, Laureati in Scienze Motorie, che in tempi non remoti avevano lanciato degli appelli ai ministeri per scongiurare quanto poi avvenuto.
Tradotto nel concreto, il blocco istituzionale si è tradotto nell’impossibilità per le scuole di programmare le attività previste, con rischio concreto di annullare, pur se malvolentieri, molti degli appuntamenti sportivi consolidati negli anni, “discendenti” dei Giochi della Gioventù. Il riferimento va ai tornei di tutti gli sport di squadra tra istituti a livello provinciale per poi salire a regionale e nazionale, dal calcio a 5 al calcio outdoor passando per basket, pallavolo, pallamano e altri – la lista è ampia -, anche individuali, in primis l’atletica leggera e le corse campestri giusto per citare alcune tra le più gettonate nelle scuole. Non tutti, sia chiaro, verranno “sacrificati”, ma le tempistiche non rispettate dalla cabina di regia nazionale si ripercuotono alla base, con lo spettro di un “effetto imbuto”. Che rischia di far slittare nell’ipotesi migliore, e perfino annullare, le decantate discipline inclusive come ad il baskin che proprio nelle scuole del Vicentino si è diffuso come esempio calzante di buona pratica inclusiva.
“La partecipazione ai Campionati Studenteschi è un evento atteso con grande entusiasmo da migliaia di studenti. La possibilità di partecipare alle attività sportive del pomeriggio e alle manifestazioni dei Campionati rappresenta per i ragazzi un’opportunità unica per mettere alla prova le loro capacità, fare nuove amicizie e vivere esperienze indimenticabili in un contesto educativo e con i loro insegnanti”. Altre istanze che richiamano ai progetti sanciti nei documenti dell’agenzia Sport & Salute Spa sono raccolte ed esposte nella missiva inviata a metà dicembre, che si conclude affermando che “questa situazione denota una mancanza di rispetto verso noi docenti di Educazione Fisica e Scienze Motorie e il nostro lavoro, ma soprattutto verso i nostri alunni e alunne! La mancata organizzazione di eventi sportivi rischia di demotivare gli studenti e di ridurre il loro interesse per l’attività fisica. Lo sport, come sancito dalla nostra Costituzione, è un diritto fondamentale, un mezzo per la crescita educativa e personale dei giovani, è necessaria un’azione di confronti ed è essenziale attivare un dialogo costruttivo “.