Stop genocidio, sciolto pacificamente il corteo anti-Israele dopo i disordini del 2024

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Il timore di molti del ripetersi dei disordini che nel 2024 hanno funestato il sabato della fiera è definitivamente svanito quando, nel pomeriggio di oggi, il corteo Pro Pal promosso a Vicenza, si è sciolto pacificamente all’altezza della Camera di Commercio.

Niente deviazioni né intemperanze dunque, come nel gennaio scorso quando alcuni facinorosi, tentarono di accedere ai padiglioni assaltando delle cancellate meno esposte e ferendo alcuni agenti: almeno 200 quelli che oggi hanno vigilato sulla manifestazione partita da Piazza Castello e voluta dai centri sociali oltre che da molte sigle della sinistra vicentina e regionale. Con loro anche i rappresentanti delle comunità palestinesi, fermi nel condannare l’atteggiamento israeliano e, nello specifico, la presenza di un padiglione di Israele all’interna della rassegna dedicata all’oro. “Da più di un anno manifestiamo nelle piazze – si legge nei comunicati degli organizzatori – ma oggi è più che mai necessario ampliare la mobilitazione e la partecipazione, legandola non solo alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e permanente, alla liberazione della Palestina dall’occupazione sionista, ma anche, a partire dal nostro territorio, al disarmo. Sbaglieremmo a pensare che tutto ciò non ci riguardi, non riguardi la nostra città, Vicenza che ospita le basi militari USA e Comando Nato che hanno sempre storicamente giocato un ruolo, con i propri militari, negli scenari di guerra del Medio Oriente”.

Un appello che arriva proprio mentre dall’altra parte del Mediterraneo si annuncia un cessate il fuoco che durerà per 42 giorni: confidando siano sufficienti per un’intesa duratura in grado di far cessare definitivamente le ostilità da ambo le parti.

Al via VicenzaOro: traffico in tilt, domani la manifestazione pro-Pal. Ricavi orafi su del 5,8%