Telecamere sulle divise degli agenti. Al via la sperimentazione
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A settembre la polizia locale di Vicenza inizierà a sperimentere la bodycam, ovvero una piccola telecamera indossata sulla divisa, uno strumento operativo a difesa delle forze dell’ordine e per la sicurezza pubblica.
Lo ha stabilito la giunta comunale nella seduta di ieri. Sarà la società Axon a fornire 20 dispositivi in comodato gratuito per un periodo di 90 giorni. In caso di esito positivo il Comune potrà decidere di acquisire la bodycam senza alcun obbligo preferenziale di mercato nei confronti della ditta Axon.
“In Veneto altre città hanno già avviato la sperimentazione e a Treviso le bodycam sono state adottate stabilmente – ha dichiarato il sindaco Francesco Rucco -. Nei giorni scorsi ne ho discusso proprio con il sindaco di Treviso Mario Conte che mi ha confermato l’utilità dello strumento. Il nostro obiettivo è garantire sia la sicurezza degli agenti sia quella dei cittadini. La bodycam, infatti, consente di registrare quello che sta succedendo, con retroattività di 30 secondi e con immagini nitide. Per l’agente sarà sufficiente esercitare una piccola pressione sullo strumento collocato sulla divisa”.
“La bodycam è utile sia come strumento di difesa dell’agente, sia per fornire una prova per esigenze di polizia giudiziaria – ha precisato il comandante della polizia locale Cristiano Rosini -. Lo strumento, pertanto, non verrà mai utilizzato per la contestazione di violazioni amministrative, ma è esclusivamente rivolto alla raccolta di prove per fatti che costituiscono reato o per situazioni di ordine pubblico o di sicurezza urbana. L’operatore, potrà attivare la telecamera in caso di necessità, ad esempio in occasione di sgomberi, interventi contro l’abusivismo, pattugliamenti notturni, trattamenti sanitari obbligatori”.
Per l’utilizzo della bodycam sono già stati informati i sindacati interni della polizia locale e verranno sentiti a breve gli altri sindacati.