Tenta l’approccio con una 20enne poi la molesta con sputi e minacce. Arrestato
Un grave episodio con i contorni di una tentata violenza sessuale nei confronti di una giovane di circa 20 anni è stato confermato ieri sera dai carabinieri di Vicenza. Insieme ai colleghi del Nucleo operativo i militari sono intervenuti in pieno giorno nel centro della città, a due passi da Piazza dei Signori, dove un senza fissa dimora di nazionalità tunisina avrebbe aggredito una passante dopo averla seguita in sella a una bicicletta. In un primo momento aveva tentato un approccio, evidentemente respinto al mittente, per poi rispondere con una serie di sputi al volto come reazione al rifiuto da parte della ragazza.
La situazione nel frattempo si faceva più incandescente con l’arrivo di alcuni conoscenti della vittima dell’aggressione, fino all’intervento dei carabinieri che hanno riportato la calma e tratto in arresto il 31enne, risultato essere Mhamd Rhimi, volto noto alle cronache. Il tutto è accaduto intorno alle 16 di ieri, con un tentativo di fuga in bicicletta dell’esagitato concluso nei pressi del Teatro Olimpico, bloccato grazie all’aiuto di alcuni commercianti del centro che avevano assistito al “fuori programma”.
Il nordafricano ha passato la notte in cella nel carcere di S. Pio X dopo l’arresto in flagranza, per poi presentarsi in queste ore di fronte a una giudice del Tribunale di Vicenza. La giovane invece si è recata al pronto soccorso per un controllo, per poi offrire la sua testimonianza al comando locale dell’Arma dei carabinieri.
Oltre all’accusa di tentata violenza sessuale dovrà rispondere anche del reato di tentate lesioni gravissime, dopo aver maneggiato pericolosamente una bottiglia fino a colpire chi era intervenuto in aiuto della 20enne. Nessuno si sarebbe fatto davvero male, ma solo grazie alla prontezza di riflessi dei congiunti.
“Non c’è due senza tre” recita il celebre detto, valido anche in quest’occasione: il 31enne tunisino ha collezionato anche una terza denuncia, stavolta direttamente da parte dei carabinieri, per resistenza a pubblico ufficiale.