“Topi d’ospedale”: furti negli armadietti del personale e dei pazienti del San Bortolo
Non si tratta certo di una novità in senso assoluto, ma iniziano a farsi sempre più frequenti i furti all’interno (e all’esterno) di un luogo pubblico in cui sia chi ci lavora, sia chi viene suo malgrado ospitato, dovrebbe essere tra i più sicuri: un ospedale. Il riferimento va in particolare al polo sanitario principale della provincia di Vicenza – il San Bortolo – dove di certo l’afflusso e l’andirivieni di gente non aiuta gli addetti alla sorveglianza.
Le periodiche denunce riguardo a “saccheggi” continui di biciclette assicurate all’esterno dei padiglioni ospedalieri e talvolta dei blitz sulle auto parcheggiate nei piazzali, nelle ultime settimane sono state affiancate da altre per furti avvenuti tra le corsie. O meglio dire nelle stanze dove si trovano ricoverati i pazienti e gli spogliatoi dedicati al personale, infermieri e medici, dove sono state riscontrati armadietti forzati in alcuni casi, come si evidenzia oggi in un servizio del Giornale di Vicenza.
Gioielli rimasti indosso a utenti ricoverati magari d’urgenza – viene citato proprio il caso di un’anziana donna vicentina, sottoposta ad esami diagnostici, che non ha più trovato poi i suoi preziosi orecchini -, in altri casi a volatilizzarsi sono denaro spicciolo e portafogli, presi di mira e fatti sparire dai “topi d’ospedale” evidentemente avvezzi alle ruberie anche al di fuori degli appartamenti privati.
Le varie denunce sono state raccolte dalla Polizia di Stato nell’ultimo mese ma anche dalla stazione dei Carabinieri, potenziando la presenza di agenti in divisa e in borghese della Questura e mettendo sotto osservazione in particolare coloro che, nel corso delle nottate gelide, trovano riparo tra le corsie dell’ospedale per difendersi dal freddo. Ladruncoli che non si fanno scrupolo nell’andare ad arraffare oggetti e soldi altrui, fregandosene che si tratti di persone malate o di medici e infermieri che li hanno curati con dedizione, magari, in passato. O che potrebbero farlo in futuro.