Torna il medico di famiglia ai Ferrovieri: buona notizia per 600 “pazienti”, anche per l’attesa

La porta a vetro di ingresso ai quattro ambulatori presenti e rinnovati grazie a Comune e Ulss 8

Ancora qualche giorno di pazienza, al massimo 2/3 settimane, e nel popoloso quartiere dei Ferrovieri a Vicenza città tornerà attivo l’ambulatorio di medicina di base. Una notizia e un servizio atteso da tempo da circa 600 utenti, cittadini vicentini, e costretti a muoversi per il capoluogo berico presso altri ambulatori oppure, in alternativa, chiamati a rivolgersi al presidio temporaneo con sanitari a rotazione. Questo in attese dell’annunciata nomina del subentrante che dunque a breve prenderà posto nel rinnovato spazio di via Fincato, con 4 ambulatori polifunzionali realizzati con il supporto di Amcps, nel complesso da 210 mq.

A rendere noto di aver risolto la lacuna è stata oggi l’azienda Ulss 8 Berica, che specifica in una nota come il medico sarà inserito nella Medicina di Gruppo Integrata “Punto Doc” di via Legione Antonino, in abbinata all’attività professionale da svolgere nello studio di via Fincato, in un edificio di proprietà del Comune berico. Saranno tre le finestre di presenza settimanali concordate nel contratto tra azienda sanitaria locale e il professionista, in fasce orarie che saranno comunicato in seguito.

Nella nota diffusa si specifica che “i circa 600 pazienti residenti ai Ferrovieri che fino a oggi avevano preferito non scegliere un altro medico, affidandosi al presidio territoriale attivato temporaneamente dall’azienda sempre nell’ambulatorio di via Fincato, potranno scegliere attraverso il fascicolo sanitario elettronico oppure seguendo la procedura guidata sul sito internet dell’Ulss 8 (nella sezione Sportello Amministrativo Online\Scelta del Medico) o nelle sedi di Distretto“. Il servizio di sanità più prossimo alle esigenze delle famiglie, in ogni caso, non era mai stato interrotto, come precisa la direttrice generale Patrizia Simionato.

Riportare la Medicina Generale territoriale ai Ferrovieri era un impegno preciso di questa
Direzione – commenta -, verso i cittadini innanzitutto, ma anche verso l’Amministrazione Comunale che aveva finanziato i lavori di riqualificazione degli ambulatori. In questi mesi molti pazienti residenti nel quartiere hanno scelto di affidarsi a figure alternative in città, altri invece sono stati assistiti vicino a casa in  via Fincato tramite l’attivazione di un presidio territoriale, ma l’arrivo del nuovo medico rappresenta un importante ripristino della medicina territoriale in città“.

Un servizio ulteriore, disgiunto rispetto alla novità sopra esposta ma ospitato nello stesso studio di via Fincato, consiste in un ambulatorio di supporto psicologico, aperto una volta la settimana anche con accesso libero, dedicato ad adolescenti e giovani adulti, che dal mese di aprile di quest’anno ha già registrato più di 50 accessi. Dal mese di luglio, inoltre, sempre nella sede di via Fincato l’Ulss 8 ha attivato l’ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia, che svolge soprattutto attività di prevenzione ed educazione alla salute, ma anche di assistenza post parto: in questo caso i pazienti già presi in carico sono più di 80. Infine, il presidio territoriale attivato la scorsa primavera ha registrato 960 accessi, incluse le visite a domicilio, più di 1.000 consulenze telefoniche e 800 prescrizioni ai pazienti.

Il ritorno del medico di medicina generale ai Ferrovieri – commenta il dindaco di Vicenza
Giacomo Possamai – è un traguardo fondamentale a cui abbiamo lavorato in sinergia con l’Ulss 8 Berica. L’impegno per restituire ai cittadini del quartiere un presidio sanitario permanente è stato costante: fin dall’insediamento della nostra amministrazione abbiamo portato avanti e realizzato, grazie ad Amcps, la ristrutturazione del presidio sanitario, dotato adesso di ambulatori completamente riqualificati, accoglienti e funzionali, secondo quanto indicato anche dall’azienda sanitaria. Ringraziamo quindi l’Ulss 8 Berica per aver garantito negli scorsi mesi la presenza in via Fincato del presidio territoriale temporaneo e per l’impegno a riportare in modo permanente il medico di medicina generale, così come per l’attivazione degli ambulatori di supporto psicologico per i più giovani e di ginecologia e ostetricia. Si tratta di una risposta concreta e duratura alle richieste del quartiere“.