Torri, svuotati garage e cantine. 400 abitazioni danneggiate, danni per milioni di euro.
Ammonta a mezzo miliardo una prima stima dei danni causati negli ultimi tre giorni in Veneto dal maltempo. Nel Vicentino, a Torri di Quartesolo e nella zona di Settecà (Comune di Vicenza) quella odierna è stata una giornata dedicata allo svuotamento di cantine e garage: martedì mattina i vigili del fuoco hanno concluso infatti il drenaggio – effettuato con pompe ad alta capacità – dell’acqua che ha invaso le strade. Secondo i dati Arpav, in questi giorni è caduta più pioggia sia rispetto all’alluvione del 1966, che rispetto a quella del 2010.
Nella sola Torri di Quartesolo sono 400 le abitazioni danneggiate:circa il 10% del totale del territorio comunale. I danni, a detta del sindaco Diego Marchioro, ammontano almeno a qualche milione di euro. Oltre 120 i volontari di protezione civile (appartenenti a 16 Comuni) e Ana attivi oggi divisi in squadre per aiutare gli abitanti nello svuotamento degli scantinati. Insieme a loro, sei squadre dei vigili del fuoco.
Nel quartiere “I Pini” invaso dalle acque del canale Caveggiara, vivono circa 1.500 persone: nel quartiere sono defluiti ben 200 mila metri cubi di acqua, che hanno bisogno di molto tempo per essere prosciugati. Intanto, la falla della Caveggiara – che a sua volta era stata invasa dall’acqua del Tesina – è stata chiusa nel corso della notte e l’impresa incaricata ha poi proceduto alla sistemazione anche delle altre parti danneggiate. L’acqua ora è tornata quindi a fluire nel fiume Tesina senza ausilio di pompe, che sono rimaste, comunque, in posizione per eventuali necessità. Oggi erano presenti anche due squadre di Enel distribuzione per il ripristino dell’energia elettrica dove possibile, in condizioni di sicurezza, mano a mano che gli scantinati vengono prosciugati.
A sera, lo svuotamento acqua da garage e cantine era praticamente terminato. “Invito i cittadini – ha detto il sindaco Diego Marchioro – a segnalare a Enel distribuzione eventuali problemi con l’energia elettrica, in modo da effettuare l’intervento sul contatore. Potrebbe bastare questa operazione. Per problemi ulteriori, dal contatore alla parte privata è necessario l’intervento dell’elettricista per assicurare l’accensione. Sul fronte dei grande massa di rifiuti e mobilia e altro danneggiati e inutilizzabili, abbiamo iniziato invece un servizio di ritiro: domattina lo riprenderemo e andremo avanti per tutta la giornata. Chiedo la collaborazione dei cittadini: il materiale va portato in strada o in un posto accessibile affinché venga caricato dal camion con ragno e dalle squadre in azione. Raccoglieremo tutto, secco compreso”.
Domani le scuole riapriranno regolarmente e domattina 9 dicembre verrà riaperto al traffico anche il ponte sul Tesina: il lavoro di smontaggio delle paratie verrà fatto in nottata. Infine il primo cittadino lancia un appello: “Chi ha avuto allagamenti e danni cerchi di documentare fotograficamente tutto: nei prossimi giorni riceveranno moduli per chiedere ristori alla Regione”.
Marchioro ieri era stato costretto ad intervenire sulla pagina Facebook del Comune di Torri di Quartesolo per placare le polemiche: “Stiamo affrontando una situazione imprevedibile, non facile, e chiediamo non tanto comprensione, perché l’emergenza è evidente, ma almeno di non appesantire una situazione già complessa con insinuazioni, critiche forti e dita puntate, che non portano a niente e non aiutano a rasserenare gli animi. Ci sono professionisti che stanno lavorando instancabilmente da ormai due giorni e sanno quello che stanno facendo. Una cosa possiamo dire a gran voce e testa alta: la situazione è stata sempre monitorata, sin dall’inizio. Ma la causa dell’allagamento è un cedimento improvviso, non prevedibile, dell’argine, che ha portato l’acqua del Tesina ad entrare nella Caveggiara provocandone l’esondazione. Una volta avvisati da un concittadino, con tutte le squadre impegnate (genio civile, consorzio, protezione civile, vigili del fuoco) abbiamo fatto una rapida riunione e deciso di chiamare una ditta specializzata e ruspe per tappare la falla con materiale adatto. La reazione da parte nostra alla segnalazione del problema è stata immediata. Siamo intervenuti nel quartiere Pini, molte persone sono state raggiunte dalle comunicazioni in loco, tanto da essere riusciti a spostare i propri beni in tempo”.