Manifestazione a Vicenza in difesa delle coppie gay con figli. Cinque sindaci: “Trascriveremo gli atti di nascita”
In 300 hanno partecipato ieri a Vicenza alla manifestazione indetta a favore delle famiglie composte da genitori dello stesso sesso con figli, in merito alla discussa questione che tiene bano relativa all’annullamento delle trascrizioni degli atti di nascita, sorta a Padova nei mesi scorsi. Un corteo colorato a tinte fucsia dalle 18.30 di venerdì ha portato in città le ragioni delle coppie omogenitoriali, trovando il supporto di una schiera di sindaci del Vicentino.
Una reazione pacifica ma concreta al recente dispositivo ministeriale – una circolare – che ha spinto il Comune di Padova a rivedere 33 documenti di nascita di altrettanti neonati e neonate, in pratica obbligando alla ridefinizione dello status di madre assegnato alle soli madri biologiche, e portando i neonati quindi all’iscrizione come figli di persone single. Va da sè, escludendo dalla potestà genitoriale un membro della coppia gay. Vale a dire la “mamma-bis” che non ha affrontato il parto in prima persona.
Si tratta in questi casi citati di madri non biologiche alle quali viene negato di fatto il ruolo genitoriale, almeno sul piano “formale”. Il che presuppone la cancellazione di tutta una serie di diritti (e doveri) altrimenti garantiti dalla legge. Interessati dal provvedimento che impone una “marcia indietro” sugli atti anagrafici – in pratica un’impugnazione da parte dell’autorità politica, soggetta quindi a procedimento amministrativo – sono i nuclei familiari bambini registrati dal 2017 in poi,. Tra queste figurano anche una manciata di donne di origini vicentine vicentine residenti nel Padovano.
Dopo il ritrovo in piazza Castello in centro storico a Vicenza, i circa 300 presenti ieri sera hanno dato voce alle ragioni delle famiglie “arcobaleno”, sfilando per le vie e le piazze. Daniela Ghiotto e Valentina Bagnara le mamme organizzatrici. Tra le fasce tricolori che a titolo personale hanno partecipato all’evento anche il sindaco “di casa” Giacomo Possamai e quello di Santorso Franco Balzi. Cinque sindaci dell’Alto Vicentino si sono schierati a favore attraverso un comunicato congiunto: Marco Guzzonato (Marano), Valentina Maculan (Carrè), Piera Campana (Breganze) e Sandro Maculan (Zugliano), oltre a Balzi, hanno dichiarato con una lettera la propria intenzione di trascrivere gli atti di nascita dei bambini nati nelle coppie omoaffettive femminili, regolarmente rilasciati in Italia o all’estero, superando così ogni “pregiudizio o ideologia”.
“Come Ufficiali di Stato Civile siamo chiamati per legge a trascrivere gli atti di nascita dei neonati: è un atto essenziale, che incide profondamente sui diritti fondamentali di questi minori. La loro identità dipende da quell’atto nel quale risultano il loro nome, il loro cognome e, soprattutto, i nominativi dei genitori, coloro che potranno legittimamente rappresentarli, educarli, curarli. Proprio per questo sentiamo forte la responsabilità di gestirlo nel massimo rispetto del nostro ordinamento, valorizzandone tutti i principi, in primis quelli a tutela dell’infanzia. Sempre più coppie, anche di orientamento omosessuale, condividono un progetto genitoriale ricorrendo all’estero alla procreazione medicalmente assistita. L’iter, normato da alcune leggi straniere, prevede che entrambi i componenti della coppia siano qualificati come genitori, sia che abbiano fornito materiale genetico, sia che siano i c.d. genitori di intenzione. In Italia la procreazione medicalmente assistita è invece riservata alle coppie eterosessuali: la gestazione per altri è reato. Questa è la dimensione normativa che siamo chiamati a rispettare e applicare, anche quando la realtà si esprime con altre dinamiche, e corre più veloce del legislatore: è anche all’interno di questa dimensione, incarnata nella vita delle persone, che i Sindaci lavorano, ogni giorno.
Abbiamo letto con attenzione le sentenze n. 33/2021 della Corte Costituzionale e n. 38162/2022 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione. Entrambe le Corti ricordano come tutti i figli siano uguali e ribadiscono il diritto dei minori a vedere riconosciuta la genitorialità di entrambi i loro genitori. Riferendosi ai soli figli nati da gestazione per altri, ribadiscono come tale pratica costituisca reato per l’Italia e sia lesiva della dignità della donna. Con la conseguenza che, in questi casi, nella trascrizione dell’atto di nascita potrà essere inserito soltanto il genitore biologico. L’altro genitore, secondo la Cassazione, dovrà adire “all’adozione in casi particolari”.
Le due sentenze vietano la trascrizione solo nel caso di gestazione per altri: nulla vietano con riferimento alle altre forme, che sono anzi riconosciute dalla giurisprudenza della Cassazione, della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e da molti Tribunali italiani, sulla base di una interpretazione costituzionalmente orientata delle leggi esistenti, che valorizza i diritti dei minori. Ci sembra oggi essenziale sottrarci dalla sterile discussione tra fautori della famiglia tradizionale e sostenitori di nuovi modelli familiari, e concentrarci sull’unica cosa che conta: i diritti dei bambini ad essere curati da entrambe le persone che hanno condiviso il progetto genitoriale.
Confortati dalla giurisprudenza interna e internazionale riteniamo doveroso dunque procedere con la legittima trascrizione degli atti di nascita – sia di quelli che si formano direttamente in Italia sia di quelli formati all’estero – di coppie omogenitoriali, che non abbiano fatto ricorso alla surrogazione. Crediamo che una scelta di questo tipo debba essere diffusa e condivisa tra tutti i Sindaci, con la creazione di una rete di tutela che garantisca all’infanzia i diritti che merita.
Ci preme infine sottolineare come entrambe le Corti, nelle sentenze sopra citate, valorizzino il diritto dei figli alla doppia genitorialità. Secondo la Corte di Cassazione, sarebbe oggi garantito dalla possibilità, per il genitore di intenzione, di adottare suo figlio/figlia, mentre la Corte Costituzionale, di diverso avviso, ritiene tale strumento non idoneo alla piena tutela dei minori. La Corte ha però invitato il Parlamento a intervenire con urgenza sul tema. Ancorandoci a questa forte sollecitazione della Corte Costituzionale vogliamo ricordare al legislatore e a tutti i cittadini che anche questi figli hanno il diritto di avere due genitori, e soprattutto di poterlo avere in modo rapido, efficace, senza esborsi di denaro, valutazioni psicologiche ed interventi dei Giudici.
Tutti i figli che nascono ci chiedono di prenderci cura di loro. Non possiamo, come Sindaci, lasciare la loro richiesta priva di risposta, men che meno per pregiudizi o ideologie.
Seguono le firme:
Franco Balzi sindaco di Santorso
Valentina Maculan sindaca di Carrè
Marco Guzzonato sindaco di Marano Vicentino
Piera Campana sindaca di Breganze
Sandro Maculan sindaco di Zugliano