“Uniti per Vicenza”, aria di Provinciali: il centrodestra presenta il listone

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Si conferma quello che in realtà era già nell’aria da tante settimane: per le provinciali del prossimo 29 settembre, il centrodestra tira dritto e presenta la sua squadra. Nessun ripensamento quindi, neanche dopo che l’attuale Presidente, Andrea Nardin, aveva tentato invano di ricompattare il fronte sotto il vessillo di una Casa Comune ormai sempre più minata alle fondamenta.

Un rinnovo del consiglio provinciale che avverrà ancora una volta con il sistema del voto ponderato: coinvolti i soli amministratori comunali che, a seconda del Comune, daranno al voto un peso diverso in base alla popolazione dell’ente stesso. E a tenere a battesimo “Uniti per Vicenza” – questo il nome della lista dei sindaci di area – i vertici provinciali di tutti i partiti di centrodestra, da Silvio Giovine per FdI, a Denis Frison per la Lega, passando per Pierantonio Zanettin con Forza Italia, insieme al sindaco di Camisano Renzo Marangon, Luca Franzé per l’Udc e sino a Chiara Senni per Noi Moderati. Sedici i candidati, di cui otto sindaci, spartiti in linea con l’equilibrio della coalizione governativa: sei in quota Carroccio, sette meloniaini, due forzisti e un civico “orientato”. Dagli uscenti: la vicepresidente Maria Cristina Franco, Davide Berton, Davide Faccio, Renzo Maragon, Moreno Marsetti, Mattia Veronese, sino agli ingressi di Marco Zocca, Francesco Gonzo, Martina Benetti, Ancilla Cavaggion, Enrico Costa, Francesca Dovigo, Miria Fattambrini, Sabrina Galvan, Gabriele Tasso, Federica Zonta.

La volontà di chiudere con una stagione di larghe intese – questo in sintesi il pensiero degli esponenti di centrodestra – utile mentre la Provincia rischiava la completa soppressione, troppo limitante ora per un’azione politica che deve incidere. Rivendicazioni di un orgoglio identitario che dovranno necessariamente fare i conti, però, con un quadro tutt’altro che agevole dove le mosse dell’ex sindaco di Schio Valter Orsi, capitano di ventura di una brigata civica in grado di risultare tutt’altro che ininfluente, faranno probabilmente la differenza.

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