Università di Vicenza: si lavora alle finiture per aprire il nuovo polo in autunno
Il presidente Francesco Rucco ha verificato di persona i progressi del cantiere al polo universitario di viale Margherita che dovrebbe aprire i battenti per accogliere gli studenti all’inizio del nuovo anno accademico.
Il presidente è stato accompagnato nella sua visita dal dirigente provinciale dell’area tecnica ingegnere Filippo Squarcina, dal responsabile del procedimento architetto Giacomo Oliviero, dal direttore dei lavori ingegnere Andrea Leonardi e dal collaudatore e coordinatore per la sicurezza ingegnere Matteo Calabrese.
Dopo la chiusura dei lavori dello scorso 28 febbraio, in questo momento si stanno eseguendo operazioni di finitura e dettaglio come trattamenti di pavimentazione, una seconda mano di tinteggiatura, profili e segnaletica. Le finiture saranno concluse entro aprile. Nel frattempo si procede anche ai collaudi e agli arredi.
“Un orgoglio portare a compimento il polo universitario di Vicenza – commenta il presidente Francesco Rucco – questo secondo edificio, grande il doppio del primo, offrirà opportunità di crescita all’università, non solo nei numeri, ma anche nella qualità. La Provincia di Vicenza ha lavorato a stretto contatto con la Fondazione Studi Universitari e con l’Università di Padova e con loro abbiamo scelto i materiali, gli impianti, la dotazione tecnologica migliori. Perchè vogliamo offrire il meglio ai nostri studenti e perché solo così possiamo essere hub tecnologico dove fare ricerca avanzata.”
La nuova struttura mira ad essere performante, con dotazioni multimediali all’avanguardia. Al piano terra ci sono 4 aule da oltre 200 posti l’una, dotate di connessione ultra veloce. Al secondo piano aule più piccole e laboratori, mentre all’ultimo piano uffici, sale meeting e una grande aula seminari.
Tutto il complesso sarà dotato di impianto di riscaldamento collegato alla rete di teleriscaldamento, impianto di raffrescamento garantito da un gruppo frigorifero, e un importante impianto di trattamento aria, collegato a 4 unità poste nei vani tecnici in copertura. I corpi illuminanti saranno tutti a LED, molto più performanti e durevoli. Ma c’è anche tanta luce naturale, grazie a grandi vetrate e spazi di ampio respiro. L’utilizzo del vetro e del legno alleggerisce la struttura, che pure infonde solidità e robustezza.
“Qua si respira futuro. La consegna della struttura – afferma Rucco – non sarà certo un punto di arrivo, ma l’inizio di una sfida forse ancor più grande: rendere l’università parte integrante di Vicenza. La posizione è strategica: a due passi dal centro storico, dalla stazione, a ridosso dello stadio e del tribunale. Un angolo di città particolarmente vivace, che deve rappresentare un’opportunità di crescita e di sviluppo per l’intera città. Servono servizi, serve pensare alla mensa e a tutte le esigenze della popolazione universitaria in aumento. Dobbiamo avere lo stesso coraggio che vent’anni fa ha spinto gli amministratori al progetto del polo universitario. Dobbiamo fare squadra tra enti pubblici e aziende private e investire nel futuro dell’università, nella consapevolezza che da quello dipenda anche il futuro di Vicenza.”