Vicentini per le Europee, è il momento delle donne. Ecco chi sono
Sono otto i vicentini che il prossimo 8 e 9 giugno sgomiteranno per trovare un seggio al parlamento Europeo: 76 gli scranni dedicati all’Italia, il terzo “plotone” nazionale più corposo dopo quelli tedesco e francese: 7 donne e soltanto un uomo, tra nomi in cerca di conferme e volti che già abbiamo conosciuto in altri ambiti politici, almeno per quanto riguarda i partiti principali.
Si parte da due esponenti di centrodestra, i meloniani Sergio Berlato ed Elena Donazzan: per il politico nativo di Marano Vicentino un posto da vicecapolista dietro a Giorgia nazionale nonostante le polemiche che lo vedono tacciato di complottismo per le sue teorie vicine al mondo “no vax”. Per la bassanese Donazzan invece, la voglia di passare all’incasso dopo una vita in regione e qualche ambizione – a proposito – per una poltrona serenissima. Magari la più alta.
Anche Alessandra Moretti è in cerca del bis, anzi del tris: ci riprova sempre col Partito Democratico e sempre nella circoscrizione nord-orientale dove nel 2019 ha raccolto quasi 52mila preferenze. Ci prova anche Isabella Dotto, con Forza Italia dell’era Tajani: un ritorno dopo un’esperienza di assessore a Vicenza finita in querelle contro il Sindaco Rucco reo – secondo l’ex collega – di una gestione amministrativa quantomeno poco trasparente. In cerca di un posto a Strasburgo anche Lara Bisin, industriale e vicepresidente di Confindustria: per lei un percorso non facile – lo sbarramento è al 4% – con Azione di Carlo Calenda. Non priva di ostacoli anche la corsa della leghista Morena Martini: il Carroccio è sulla graticola per la scelta di Salvini di candidare il generale Vannacci e stando alle dichiarazioni questo non attecchirebbe tra i verdi veneti poco propensi d accogliere l’idea. Magari finendo per aiutare proprio l’ex sindaca di Rossano Veneto.
Tra i candidati vicentini anche la bassanese Sara Cunial, nota per le sue posizioni anti vaccini. In occasione delle elezioni europee del 2024 il suo movimento Vita ha aderito a Libertà, lista elettorale promossa da Cateno De Luca di Sud chiama Nord, e lei si è quindi candidata nelle circoscrizioni Nord Occidentale e Orientale. Buone possibilità invece per Cristina Guarda, che dopo l’esperienza in regione punta al salto europeo sempre con l’Alleanza Verdi-Sinistra. Per la futura mamma classe 1990 un seggio possibile: per l’agricoltrice si parte infatti da un posto da capolista.