Il Vicenza Calcio è fallito. “Adesso via all’esercizio provvisorio”
E’ terminato, se così si può dire, nel migliore dei modi possibili il crack del Vicenza Calcio. Nella giornata di oggi il tribunale di Vicenza ha infatti sancito il fallimento del glorioso club biancorosso, disponendo al contempo l’esercizio provvisorio della società.
Questa misura, prevista dalla legge, permetterà al curatore fallimentare nominato, il commercialista veneziano Nereo De Bortoli, di traghettare la squadra fino alla fine del campionato. De Bortoli avrà l’onere di trovare i tre milioni di euro necessari a garantire la continuità aziendale, compreso il pagamento degli stipendi ai tesserati e dipendenti, fino al termine del campionato.
Una misura che, seppur critica, potrebbe consentire in questi mesi di vendere il pacchetto societario del Vicenza, ripulito dai debiti, ad una nuova proprietà. Era l’unico modo possibile per far terminare la stagione in corso al Lane, oberato da oltre 17 milioni di euro di debiti.
La squadra dunque andrà regolarmente in trasferta a Teramo sabato. Un primo segno di “normalizzazione” della situazione societaria dopo oltre un mese di incubi continui. Per De Bortoli ora inizia il lavoro difficile, ossia trovare soldi freschi da immettere nelle vuote casse biancorosse.
“Questa è una giornata davvero triste per la città e per tutti coloro che amano il Lane, ma ora almeno le cose sono chiare – ha dichiarato a caldo il sindaco Achille Variati – con la dichiarazione di fallimento si apre una nuova pagina non semplice che avrà bisogno della generosità di tanti per salvare non solo una società, non solo una squadra dalla storia centenaria, ma un pezzo dell’identità della nostra comunità. Da parte mia rimarrò ovviamente a stretto contatto con il curatore fallimentare per facilitare, nel rispetto dei ruoli, il percorso migliore per garantire alla squadra di proseguire il campionato. Penso che anche l’incontro organizzato per domani sera al teatro Astra dal Centro Coordinamento Club Biancorossi, Curva Sud e Distinti possa essere l’occasione di un utile confronto e che la grande mobilitazione, generata da sano affetto sportivo, che si sta creando attorno a questa vicenda possa tradursi in sostegno concreto”.